Prima di diventare mamma avevo smesso di respirare quella magica atmosfera che nel mese di dicembre permea tutte le case…perché? Non lo so, probabilmente il fatto di “essere cresciuta” e la frenesia degli impegni della vita quotidiana avevano tolto a questo mese la sua particolarità.
Dicembre è il mese dei bambini, gli adulti lo vivono più come un mese di corse: si corre per riuscire a fare in tempo i regali, si corre per fare la spesa per il pranzo di Natale o la cena della vigilia, si corre per addobbare la casa, per invitare gli amici …
Nonostante la frenesia io ho sempre amato questo mese, e da quando sono diventata mamma ho ricominciato a respirare anche un po’ di quella magia che avevo perso.
Infatti sono proprio i figli che ci ricordano gli “impegni” di questo mese, che scandiscono ogni giorno con una tappa da rispettare (e in questo il calendario dell’Avvento la fa da padrone), con l’agitazione che accompagna la preparazione dell’albero di Natale, con la voglia di scrivere la letterina e via dicendo.
Le domande che prevalgono sono: “mamma quando facciamo l’albero? Però lo facciamo insieme vero? Io metto le palline e tu lo monti? E papà cosa fa papà? Lui mette le luci vero?”.
E poi una volta fatto l’albero, si inizia a scrivere la letterina, letterina che nei primi anni viene dettata, poi si cresce (noi siamo proprio in questa fase) e la si compone a 4 mani, perché pur non sapendo ancora scrivere, si comincia a familiarizzare con alcune lettere e la voglia di imparare a scrivere è tanta, e così un pezzo lo scrive la mamma e un pezzo lo scrive la figlia.
A tutto questo “lavoro casalingo” si aggiunge il lavoro svolto all’asilo o a scuola dove i bambini vengono preparati a questo giorno con la preparazione di una recita, con l’imparare delle canzoncine natalizie oppure con la realizzazione di alcuni lavoretti che saranno il dono dei bambini per i genitori, un dono unico perché realizzato interamente con le loro mani.
E poi ci sono le canzoncine, quelle dello Zecchino d’Oro che si ascoltano e si imparano all’asilo o a scuola e poi vengono ascoltate e cantate anche a casa, ma anche le più famose canzoni di Natale, cantate da cantanti famosi ma che sono entrate nel vissuto anche dei bambini e con le quali si passano le domeniche mattina quando fuori piove e uscire non è proprio il massimo della vita.
Perché Natale è la festa dei bambini e vivere questa festa insieme a loro vuol dire tornare bambini e ricominciare a sognare, magari solo per un mese all’anno ma l’importante è ricominciare a farlo!