Il mio allattamento ha avuto una partenza un pò “in salita” perché la Pupa si attaccava e si addormentava e quando era sveglia ciucciava poco e così la sua crescita settimanale era sempre sotto le medie.
Ho cercato di non farmi prendere dall’ansia ma ovviamente non è stato facile ( il Fidanzato che è passato di qui mentre stavo scrivendo questo post nel leggere questa frase non ha potuto non sorridere e dirmi che l’ansia ce l’avevo eccome, se ce l’avevo…!).
E come poteva essere facile?
Sono stata redarguita duramente sia dall’ospedale che dalla pediatra alla quale mi ero inzialmente rivolta e che mi consigliava di mollare il colpo e di cominciare a dare a mia figlia il latte artificiale perchè tanto i bambini crescono lo stesso, anzi mi continuava a ripetere che anche sua figlia non aveva mai preso il suo latte perché ogni volta che provava ad attaccarsi usciva sangue (è per questo che mi suggeriva dei latti artificiali quasi impossibili da trovare anche nelle farmacie più fornite???).
Ma in quel momento della mia vita io ho pensato di essere lo stesso nel giusto e, dopo aver cambiato pediatra, ho deciso per una volta di assecondare la mia testardaggine e soprattutto di seguire i consigli di mia cugina (che alle spalle aveva 3 gravidanze) e così ho contattato una consulente della Lega Latte, che oltre ad avermi ascoltata è venuta a vedere se c’era qualcosa nel mio allattamento che non andava e visto che tutto era “nella norma” ho iniziato ad acquistare fiducia in me stessa e nel mio allattamento.
Ho fatto questa lunga premessa perchè quando si è trattato di rientrare al lavoro la Pupa aveva iniziato da poco lo svezzamento e non aveva nessuna intenzione di mollare la sua Titti.
La sua crescita era ancora sotto media e c’erano tanti accertamenti da fare così sono stata “costretta” a posticipare il rientro perchè tornare a lavorare, in quel momento, avrebbe messo a dura prova la sua crescita (già lenta) visto che l’unica certezza per lei era ancora la Titti.
E probabilmente il rientro avrebbe messo a dura prova anche il proseguimento dell’allattamento, perchè il tempo passato fuori casa è tanto e non sufficiente per colmare i bisogni di un bimbo.
Vedere la foto di quest’inizaitiva mi ha fatto sorridere perchè mi è capitato un’infinità di volte di allattare seduta davanti al computer tant’è che molto spesso era proprio mia figlia a guidarmi verso il computer quando aveva voglia di Titti.
Devo confessare anche che la consulente della Lega Latte aveva visto giusto quando mi diceva di non preoccuparmi per la partenza un “pò disastrosa” dell’allattamento perchè una volta “andato a regime” sarebbe continuato alla grande e dopo 31 mesi di allattamento posso tranquillamente affermare che aveva ragione!
Adesso in parte mi si prospetta un altro tipo di problema: trovare il modo di far “disinnamorare” la Pupa della sua amata Titti….c’è qualcuno che mi vuole aiutare in questo compito con qualche suggerimento?
Questo post partecipa all’iniziativa di Genitori Channel: “Io allatto alla luce del sole3″
Discussion8 commenti
Io purtroppo ho allattato poco,mi usciva sangue e secondo il mio pediatra, il bambino avvertiva il mio dolore durante l’allattamento e quindi non allattava più.Per cui il bambino dimagriva e ho dovuto nutrirlo con il latte artificiale.Ciao.
ciao,
purtroppo è facile trovare assistenza se vuoi allattare, ma è difficile trovare aiuto quando vuoi smettere.
Con la mia prima figlia ho allattato fino a 13 mesi e poi per lavoro ho dovuto smettere.
I suggerimenti che mi hanno dato prevedevano quasi sempre l’allontanamento della bimba, cosa che a me faceva male solo pensarlo. Io ho iniziato a farla familiarizzare con il biberon con del latte tirato, lei ha imparato ad usarlo ma lo considerava un gioco, quando aveva fame voleva sempre e comunque il seno.Alla fine sono dovuta andare via 3 gg per lavoro e quando sono tornata non l’ho più allattata.
Per me è stato triste ed un po’ destabilizzante, ma dopo una settimanella abbiamo trovato nuovi modi per “coccolarci” e scambiarci amore.
La seconda la sto ancora allattando, ma credo che farò come per la prima.
sono d’accordo, come faccio ad allontanarla? al max io cerco di distrarla sperando che poi, presa da qualche altra attività, si dimentichi della Titti, a volte ci riesco altre no e così sono costretta a cedere io! ciao
Ciao partecipo anch’io. Quasi quasi partecipo anche io.
La prima ha allattato fino ai 18 mesi il secondo, 36 mesi, non si stacca ancora, io son pronta ma lui no.
Vado a scrivere il post
mi hai superata! x fortuna incontro qualcuna tenace come me! Anch’io penso di essere più o meno nella tua stessa situazione io mi sento “quasi” pronta, mia figlia non lo è di sicuro!
io sì sono pronta a staccarmi, anche se ne avrò nostalgia, ma non sono pronta alle conseguenze che comporterebbe proibirgliela
Ciao Laura, molto bello questo post che racconta la tua esperienza.
Il bambino sonnolento è una delle situazioni in cui l’allattamento dovrebbe essere seguito passo passo solo che purtroppo non viene quasi mai riconosciuta come una situazione delicata anzi, spesso ci si accorge che qualcosa non va solo dalla bilancia.
Sul nostro sito c’è un video dedicato proprio a questo problema che consiglia la compressione del seno durante la poppata.
Per quanto riguarda invece la fase in cui si interrompe l’allattamento è molto soggettivo e personale, dalla mia esperienza arriva sempre un punto in cui la mamma è stanca dell’allattamento e solitamente questo avviene molto prima che il bimbo sia disposto a smettere. Immagino che questo abbia a che fare per la maggior parte con la nostra cultura e il nostro stile di vita visto che in altre culture o tempi è un problema sconosciuto.
Per me quel momento è avvenuto con entrambi i miei figli intorno ai due anni di età, una fase anche molto faticosa dal punto di vista relazionale. E ho avutio due esperienze completamente diverse, la prima, tranquilla e disponibile ha perso interesse molto velocemente per la titti nel momento in cui ho cominciato a proporle attività diverse. Con il secondo è stato tutto molto più lungo e impegnativo.
Comunque mi hai dato un’ottima idea per un prossimo articolo, raccogliere i suggerimenti delle mamme su come affrontare il distacco dal seno nei bimbi già grandini
Grazie x questo tuo lungo e bel commento. Sono contenta di “averti ispirata” credo a questo punto che parteciperò al tuo prox articolo