Il mio pensiero sulle feste di compleanno

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Faccio outing: non amo le feste di compleanno in luoghi affollati, quelle per intenderci dove ci sono 1000 bambini di feste diverse che, ovviamente non si conoscono tra di loro e che si vedono costretti a fare la stessa fila per salire su uno scivolo gonfiabile o per tuffarsi in un mare di palline oltre che dividere gli stessi germi! Gia perché quelli spazi sono, come li ha definiti una mia cara amica, un ricettacolo di germi, di malattie.
torta-ginLo so, sono comode perché ti risolvono in fretta il “problema” festa di compleanno ma il rovescio della medaglia è che sono costose, sono ad alto rischio malattie e, a mio parere, impersonali.

Si impersonali perché spesso anche il momento della torta o dei regali è fatto insieme ad una ragazza di cui fino a pochi minuti prima non si conosceva nemmeno l’esistenza. Questo è ovviamente il mio personale parere e sono consapevole che ci siano molte mamme che invece scelgono questa soluzione comoda ad occhi chiusi vuoi per mancanza di tempo o anche semplicemente di spazio.

Da quando sono mamma le nostre feste di compleanno si sono svolte in casa soprattutto quella di Pupa che è nata in autunno.

I primi anni la festa ha visto come protagonisti i nostri amici con figli (visto che lei non era ancora in grado di esprimere delle preferenze) e poi con il passare degli anni gli invitati ha cominciato a sceglierli lei magari mischiando vita scolastica con vita personale ma la location non è mai cambiata: casa nostra.

Ovviamente il limite delle nostre feste di compleanno è il numero di invitati, perché svolgendosi in casa il numero dei bambini/e da me permesso non può essere superiore a 10 (fratellini/sorelline esclusi)anche perché spesso questo tipo di organizzazione delle feste prevede che in casa ci siano anche degli adulti (soprattutto se gli amici “della vita personale” di Pupa sono figli di nostri amici).
palloncini-compleannoLa mia fortuna è che fino ad oggi le richieste di Pupa non sono mai state esagerate né in termini di numero di invitati né di richieste sul tipo di festa.

La richiesta più particolare che mi ha fatto in questi 8 anni è stata quella del suo sesto compleanno, anno di cambiamenti, la materna era terminata e la scuola iniziata da pochi mesi, motivo per cui Pupa ha voluto che alla sua festa fossero presenti solo i remigini (i suoi compagni dell’ultimo anno di asilo) e siccome erano in un numero molto ridotto (2 maschi e 2 femmine) abbiamo deciso di fare una cena aperitivo, in modo da poter estendere l’invito anche ai genitori persone peraltro che abbiamo con il tempo cominciato a frequentare anche noi e quindi per noi adulti non era assolutamente un peso, anzi.

Devo dire la verità è stata la sola festa con la presenza di maschietti, ma è stata una serata proprio carina che ha fatto divertire grandi e piccini.

Poi con il passare del tempo anche la confidenza con i nuovi compagni è aumentata e così Pupa ha iniziato a chiedere la presenza delle sue nuove amiche non trascurando però mai le vecchie amicizie dell’asilo o del tempo libero.

La cosa bella è che non mi ha mai chiesto di organizzarle una festa con tutti i compagni di classe, ma ha sempre operato una selezione che in genere vede le bambine come protagoniste e pur essendo poche in classe la scelta non è mai rivolta a tutte e 8 e questo fa si che, per lei, sia anche facile aggiungere le amiche “personali”. Anche sullo svolgimento la richiesta non è mai stata esosa, anzi in genere il suo desiderio più grande è quello di poter organizzare dei giochi da fare durante il pomeriggio per intrattenere le sue amiche e così capita che qualche giorno prima ci informiamo on line sulle attività/giochi che si possono fare durante una festa di compleanno in casa e poi ci dedichiamo all’organizzazione.

Quest’anno la nostra scelta è caduta su:

  • Gioco della mummia: i bambini vengono divisi in due squadre e in ognuna si sceglie un “capogruppo” che dovrà essere fasciato (proprio come una mummia) con della carta igienica. Vince la squadra che riesce a fasciare nel minor tempo possibile e nel migliore dei modi il suo capogruppo.

compleanno-gin

  • Parole nel cappello:  i bambini si dividono in due gruppi e ogni partecipante deve scrivere su un pezzo di carta una parola, un’azione che poi viene messa in un cappello (o in una scatola). Un adulto mischia il contenuto e a turno chiama un componente del gruppo per estrarre un biglietto, una volta scelto il foglietto il bambino dovrà mimare ai suoi compagni di squadra l’oggetto o l’azione avendo un minuto di tempo a disposizione per indovinare di cosa si tratta. Vince la squadra che indovina più azioni.
  • Gioco dei palloncini: prima che la festa abbia inizio si inserisce all’interno di un po’ di palloncini una caramella e solo in un palloncino un cioccolatino o altro oggetto a scelta. Poi si gonfiano i palloncini e si lasciano sparsi in una stanza. Gli invitati dovranno, con l’aiuto di un oggetto appuntito, (in genere uno stuzzicadenti) bucare più palloncini possibile e chi troverà il cioccolatino avrà vinto il gioco.
  • Gioco delle canzoni: i bambini tutti seduti in cerchio ascoltano una canzone, un adulto alza e abbassa la musica e i bambini devono continuare a cantarla e quando l’adulto alza nuovamente il volume devono essere a tempo, chi è palesemente fuori tempo viene eliminato e così fino ad esaurimento dei partecipanti.

Se poi, come nel mio caso, avete un amico che ci sa fare con i bambini e vi aiuta nello svolgimento dei giochi siete a posto!
comp-ginFinchè riusciamo a mantenere questo standard di feste io sono contenta anche se non nego che la fatica è tanta: pulisci la casa prima, fai la spesa, compra dei pensierini da dare alle invitate, prepara da mangiare, addobba la casa e prepara i giochi, informa tutte le mamme dei partecipanti e coordina arrivo e uscita, e poi, terminato il tutto metti in ordine casa e pulisci nuovamente!

Una faticaccia che viene ripagata dalla felicità che ho visto nel volto di Pupa e in questo biglietto, non richiesto, ma che mi ha riempito il cuore di gioia!
comp-gin-testoE per concludere prima di andare a casa tutti in cerchio per l’apertura dei regali con annessa canzoncina (quest’anno corredata anche da “scarta la carta”!).

Quest’anno mi è ancora andata bene lo standard della festa era all’altezza degli invitati, so perfettamente che ho ancora pochi anni di autonomia, ma finché va….

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