I compleanni al “tempo” di Facebook

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Più passa il tempo e più l’emozione che si cela dietro al mio compleanno tende a diminuire.
compleannoSarà che ormai il “mio centro” non sono più io ma lo sono le mie bimbe, sarà che siamo reduci da un paio di settimane di gastroenterite che hanno debilitato in primis Pupa, che ne è stata la vittima, ma in parte anche me e la Sorellina seppur in forma molto ridotta, sarà che si cresce (diventare vecchie è brutto e per autostima non lo scrivo) e che quindi ci si rende conto che alla fine il giorno del compleanno è un giorno come un altro, dentro al quale non bisogna mettere troppe aspettative perché il rischio, si sa, è di rimanere deluse, sarà che a volte si vorrebbe fermare il tempo ma non lo si può fare …

In realtà più passano gli anni più mi rendo conto che quello che vorrei dal giorno del mio compleanno è solo essere o rimanere al centro dell’attenzione delle persone che mi vogliono bene, di quelle che non hanno bisogno di Facebook per ricordarsi che il 22 maggio è il mio compleanno perché lo sanno già prima di accendere il computer, perché ce l’hanno impresso nel cuore.

Troppo romantica? Esagerata?

Sarà, ma una volta era proprio così: gli auguri te li faceva solo chi si segnava su un’agenda, nella memoria, sul cellulare…che quello era il tuo giorno senza aver bisogno di un social network per ricordarselo.

Certo a volte capita anche a me di “benedire” Facebook per avermi ricordato certi compleanni, ma la verità è che quando questo avviene mi segno quella data per non fare lo stesso errore l’anno successivo.
Anche perché spesso il giorno del compleanno si ricevono messaggi o telefonate di persone che non si sentono da tempo, perché è ovvio tutti siamo impegnati, tutti abbiamo mille impegni e stare dietro a tutto non è per nulla semplice e così il giorno del compleanno può essere la “scusa ufficiale” per ricordarsi seriamente di qualcuno, per “regalargli” qualche minuto del nostro tempo per sentire la sua voce e sapere come sta o semplicemente per mandargli un messaggio e fargli sapere che ci siamo ricordati di lui/lei.

Sono forse troppo polemica?

No è che pur dovendo ringraziare Facebook o i social network di esistere perché, in parte, sono diventati per me un lavoro, è anche vero che quello che che ho notato, quest’anno in particolar modo, è che sono serviti ad allontanarmi da alcune persone, che si sono ricordate di me solo tramite questo social.

E sapete qual’è il rischio?

Che quegli auguri, che quei 5 minuti che quella persona mi ha dedicato io magari non li ho nemmeno visti perché presa dalla confusione della giornata non ho pensato di andare sul mio diario e leggere tutti i messaggi.

E così nella mia mente, rimane solo l’idea che quella persona quest’anno non si sia ricordata di me.
compleanno-palloncini
Non so ma questo è quello che mi è rimasto da questo compleanno, da questa giornata “qualunque” resa speciale da piccole cose: l’abbraccio della mia bimba appena sveglia, un biglietto di compleanno “sui generis” e reclamato perché “osannato” da giorni, dal desiderio di spegnere le candeline tutti e 4 insieme e anche dal ricevere messaggio o telefonate da persone che non sentivo da anni e si sono ricordate di me, con o senza aiuto non importa, l’importante è che mi hanno regalato una piccola parte del loro tempo!

A questo deve servire Facebook a ricordare una data, ma non ad esaurire quella data perché se no  veramente si rischia di allontanarsi sempre di più e di perdere il vero significato di uno dei sentimenti più belli: l’amicizia.

 

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