Due linee sul test di gravidanza e sono diventata mamma

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Ho capito che sarei voluta diventare mamma molto tempo prima di riuscire a diventarlo davvero e così, quando il sogno è diventato realtà, sono stata colpita da una strana sensazione.

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Che tipo di sensazione?

Oggi mi sento di definirla un misto tra paura, gioia e spaesamento dato dal non sapere esattamente cosa sarebbe successo da quel momento in avanti in primis al mio corpo (e non intendo al mio aspetto fisico) ma al mio interno: come sarebbe cresciuta questa nuova vita?

Può sembrare strano ma è così quando vedi le due linee sul test di gravidanze e realizzi che hai dato origine ad una nuova vita, subito dopo capisci che quello che hai sempre letto ora sta avvenendo dentro di te e non te ne capaciti.

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Ricordo che dopo aver detto al Fidanzato “forse sono incinta” ho mandato subito una mail al mio ginecologo dicendogli che: “…non so come può essere successo…. ma il test di gravidanza ha dato un risultato positivo…!”

Per fortuna sono in cura da lui da tanto tempo perché una frase del genere denota uno stato di agitazione e spaesamento totali.

Credo proprio di essere diventata mamma sin da subito, da quelle famose lineette che adesso so perfettamente che mi hanno cambiato la vita, ma allora non me ne rendevo esattamente conto!

E ho continuato ad essere mamma quando ho preso in braccio Pupa per la prima volta e l’ho attaccata al seno per cercare di allattarla. E poi quando l’ho iscritta all’asilo perché mi sono resa conto che la mia piccolina stava iniziando a crescere veramente e che da quel giorno qualcosa sarebbe cambiato, e non ultimo il suo primo giorno di scuola, quando ad essere emozionata non era solo lei ma anche io perché quello che stavamo vivendo era il suo primo grande cambiamento, quello che da bambina l’avrebbe portata ad essere una ragazzina con interessi diversi “dalla sola mamma”.

primo giorno scuolaE allora il mio pensiero va a quando per la prima volta l’ho presa in braccio, a quando ho provato a metterle un pannolino e a come mi sentivo goffa ed impacciata, a quando ho scoperto che la sua pelle era molto, molto delicata e che anche se avevo scelto di usare i pannolini Pampers perché, a mio giudizio, quelli che mi garantivano i migliori risultati in termini di assorbimento e di freschezza, la sua pelle nelle pieghe risultava lo stesso arrossata, ma questo non certo per colpa dei pannolini scelti ma perché la dermatite atopica non guarda in faccia nessuno!

Negli anni e anche quando è arrivata la Sorellina ho provato tutti i tipi di pannolini Pampers e quando si è trattato di comprare l’ultimo pacco, sono stata colpita da un senso di tristezza perché ho pensato che si chiudeva un momento della mia vita, che a me è piaciuto molto (lo so in tante mi starete dando della pazza!) e che non tornerà più indietro!

Però per me essere mamma è anche questo, è avere un forte senso di protezione verso le mie figlie che a loro dimostro in tutto quello che faccio da quando le ho messe al mondo!

E voi quando vi siete sentite mamme per la prima volta?

Qual’è il vostro gesto di protezione nei confronti dei vostri figli?

Questo il video che Pampers ha realizzato in occasione della festa della mamma in cui le mamme raccontano quando si sono sentite mamme per la prima volta e qual’è la loro #storiadiprotezione.


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  1. La maternità ─ una missione della donna, inerente alla natura. Solo le donne sono capaci di portare e dare alla luce un bambino. La maternità comprende anche l’allattamento, la cura e l’educazione dei figli. La donna che ha concepito, partorito e dato alla luce un bambino è la madre biologica. Lo sviluppo della medicina ha reso possibile la maternità surrogata e genetica. Nella maternità surrogata la donna accetta volontariamente di portare e dare alla luce un bambino biologicamente alieno. Dopo la nascita il neonato viene cresciuto e accudito dai genitori genetici. Si parla di maternità genetica quando il feto si sviluppa da un ovulo di una donatrice. Inoltre, una madre è anche chiamata adottante o matrigna, una tata che si prende cura del bambino. Per coloro che vogliono diventare madri e realizzare il proprio sogno, il Gruppo Human Reproduction della Clinica del Prof. Feskov vi sarà d’aiuto.

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