Scegliere di diventare bi mamma non è stato difficile, io e il Fidanzato avevamo in testa già da un po’ di avere due figli e visto il “miracolo” che la vita mi ha regalato con Pupa (è una storia lunga, magari un giorno affronterò l’argomento), nonostante il ciclo ci abbia messo veramente tanto a fare nuovamente la sua comparsa (vedi allattamento molto prolungato) quando abbiamo deciso seriamente di provare a diventare genitori per la seconda volta, non ci abbiamo messo molto a vedere realizzato il nostro sogno.
La mia prima gravidanza è stata molto buona, serena a livello emotivo (anche se ho lavorato fino all’ottavo mese) pur con qualche intromissione nella mia serenità da parte del mio capo….senza troppi problemi a livello fisico (a parte una “gita” in ospedale appena partiti per le vacanze estive, causa un dolore simil appendicite, a cui non sapevo dare spiegazione e che non passava con il passare dei giorni che poi si è rivelato essere niente, forse solo un anticipo della sciatica che mi avrebbe colpito in seguito!). Però diciamo che tutto questo si può considerare niente e che a posteriori ho sempre considerato di aver fatto una buona gravidanza e di questa ho sempre serbato, negli anni successivi, un bellissimo ricordo citandola molto spesso sia alla colleghe restie ad avere figli, sia nei racconti quotidiani.
Quindi quando, all’inizio di questa seconda gravidanza, ho iniziato a stare male per prima cosa ho subito pensato che nella mia pancia stesse crescendo un maschietto visto che certe sensazioni con Pupa non le avevo mai provate (nausea fortissima, a volte conati di vomito, un generale senso di fastidio per tutto e tutti e tanti altri piccoli fastidi, mai provati in precedenza).
Aspettavo con ansia l’arrivo del terzo mese perché speravo che la 12 settimana ponesse fine a tanta sofferenza e difficoltà nella gestione della quotidianità considerato anche il fatto che a parte la pausa delle vacanze natalizie, dovevo andare a lavorare mascherando il più possibile ogni sintomo perché nessuno sapeva, né doveva sapere niente!
Se a questo poi si aggiunge il fatto che mentre con Pupa la pancia ha cominciato a palesarsi intorno al sesto mese e mezzo mentre con la sorellina già al secondo mese alla mia pancia piatta era subentrata un po’ di pancetta, come se inaspettatamente stessi ingrassando tutto era diventato sempre più difficile e nascondere la cosa stava per diventare un problema.
Poi sono stata messa in maternità anticipata per qualche problemino che poi, fortunatamente, si è risolto nel giro di breve (forse bastava veramente solo prendere la vita in maniera più tranquilla!) e anche il mio umore ne ha giovato (del resto non ho mai nascosto le mie difficoltà lavorative).
Però con il passare del tempo e con la crescita della pancia Pupa ha iniziato a modificare il suo carattere e a mostrare una certa aggressività che il più delle volte vede me come il suo bersaglio preferito. Ci sono giornate in cui faccio veramente fatica a stare con lei perché vengo contestata dal momento in cui esce dall’asilo al momento in cui la metto a letto la sera e vi assicuro che lottare con una treenne per così tante ore mina il sistema nervoso, nel mio caso già compromesso da una gravidanza in atto …. Beh ci sono giornate in cui le lacrime la fanno a padrone e per me è veramente difficile stare con Pupa.
Sarà l’avvicinarsi dell’evento a farla comportare così? La stanchezza che un anno di materna e quindi di novità porta con sé? I cambiamenti che da febbraio ad oggi è stata costretta ad affrontare? Un po’ di astio nei miei confronti perché mi porto in giro la sorellina?
Non so dare una risposta e ahimè spesso i sentimenti (e gli ormoni) finiscono con l’avere la meglio rendendomi nervosa e molto molto triste ma anche preoccupata perché non riesco a capire da dove lei possa tirare fuori tutto questo astio e cattiveria.
Spero questo periodo si risolva in fretta o ne andrà della mia salute psichica…
C’è qualche mamma bis che ha vissuto qualcosa di simile?
Discussion6 commenti
Presente!!! E’ stato così anche per noi, un mix di capricci, contestazioni e regressioni. E’ stato il suo personale modo per dimostrare gelosia e quel disagio di chi ha paura di non essere più amato. Ne ho parlato con il pediatra e lui mi ha detto che ciò è positivo, anzi essenziale per certi versi. Devono manifestare questi sentimenti se vogliono superarli e al tempo stesso se noi vogliamo aiutarli a farlo. Non c’è un modo preciso in realtà, coinvolgerli e responsabilizzarli e’ un passo, ma sarà il tempo a porre rimedio. L’adattamento ad un altra routine, l’importante e’ che sia serena. All’inizio ero diventata molto più accomodante, non lo sgridavo mai e cercavo di accontentarlo sempre, ma anche questo non va bene. Un comportamento coerente come e’ sempre stato, da sicurezza e comunica che la mamma e’ sempre la stessa. Cerca di star tranquilla il più possibile, non e’ facile e lo so, ma e’ il primo passo per risolvere il “problema”. Un abbraccio grande grande
grazie! io non ho avuto modo di raccontare l’accaduto al pediatra ma già il fatto che il tuo ti abbia tranquillizzato in parte tranquillizza anche me. Adesso anch’io sto cercando di essere più calma e di non farle vedere che il suo atteggiamento mi destabilizza soprattutto a livello emotivo, ma ti assicuro che è veramente difficile! Grazie per il supporto
IO ho solo un figlio, ma quello che racconti è molto simile alle esperienze di altre mamme che hanno avuto altri figli. Non appena nascerà sarete voi genitori che aiuterete le treenne ad accettare a sorellina. Il vostro ruolo penso che sia determinante a non fare crescere altre gelosie. Un abbraccio cara e ti auguro il meglio!!!
in realtà è quello che stiamo già cercando di fare anche se per lei al momento la sorellina è solo un’entità astratta, speriamo di riuscire ad essere imparziali (pensa che già adesso a me sembra di propendere per Pupa trascurando la sorellina!)
Penso che sia un comportamento abbastanza comune nei primogeniti.
Anche mia figlia ha fatto parecchi capricci, diciamo che ha iniziato a metà della gravidanza e ha smesso verso il primo anno di vita dei gemelli, probabilmente perché se n’è fatta finalmente una ragione.
Hai ancora molto davanti da sopportare, ma poi passa, almeno questo posso dirtelo.
in effetti, da quello che dici, la strada è ancora lunga, ma già mi conforta sapere che si tratta di reazioni comuni! Grazie mille!