Quando ho ricevuto la mail di 50 sfumature di mamma in cui mi si chiedeva di prendere parte a questa iniziativa ho deciso di partecipare immediatamente visto che quando è nata Pupa, qualche problemino sono stata costretta ad affrontarlo.
Siccome ritengo che sia giusto informare le future mamme di quello a cui stanno andando incontro, senza fare terrorismo psicologico ovviamente, ho deciso che in questo post metterò in luce i fatti negativi che hanno accompagnato i primi giorni dopo la nascita di Pupa.
Chi mi legge sa già che il più grosso problema che mi sono trovata ad affrontare era legato alla crescita e precisamente allo scarso aumento di peso.
Pupa non seguiva nessun percentile, infatti la cosa per la quale ho avuto i maggiori problemi è stato il fatto che ha faticato moltissimo a riprendere ciò che aveva perso con il calo ponderale e già qui ho dovuto affrontare i primi problemi visto che alla nursery dell’ospedale spingevano affinché lasciassi perdere l’allattamento al seno a vantaggio di quello artificiale almeno per far partire la crescita. Ma quale bambino una volta che si è abituato a prendere il latte dal biberon ritorna a ciucciare dalla tetta della mamma? Ce ne sono, lo so, perché mi sono documentata parecchio, ma so anche che è molto, molto difficile.
E così, grazie alla mia testardaggine, ho deciso di ascoltare solo in parte i consigli delle puericultrici dell’ospedale e di andare a cercare aiuto da un pediatra.
Anche la ricerca del pediatra non è stata delle più semplici perché prima di arrivare all’attuale ne ho cambiati un paio. Perché?
Perché quello che ho imparato io da questa esperienza è che il pediatra che ha in cura il proprio figlio deve pensarla più o meno come la mamma, mi spiego meglio: la prima pediatra che ho incontrato nella mia vita di mamma, pur sapendo che il problema per il quale mi ero recata da lei era uno scarso aumento ponderale, dopo averla pesata in maniera molto sommaria (addirittura quando non riusciva ad interpretare bene il peso sulla bilancia mi ha chiesto, ma lei a casa l’ha pesata? E quanto pesava?…a voi ogni commento al riguardo…) mi ha detto: “va bhè io vado in vacanza a Natale ci risentiamo a gennaio per decidere quando vederci….” Quando vederci? Io sto un mese e mezzo senza supporto???Ovviamente quando siamo usciti, io e il Fidanzato, ci siamo guardati e ci siamo detti: bene dobbiamo cercare un’altra pediatra!
La successiva era a pagamento e all’inizio mi piaceva, ma quando mi sono resa conto che andare da lei era per me fonte di alto stress e che mi faceva girare tutta la città alla ricerca di un determinato latte in polvere (perchè a detta sua era il più adeguato alla situazione di mia figlia) per fare delle aggiunte all’allattamento naturale ho iniziato a dubitare del fatto che lei fosse la persona giusta a cui affidare la salute di mia figlia. Per di più ogni volta che ci andavo mi faceva sentire una pessima madre e così io uscivo e piangevo.
Quindi, di comune accordo con il Fidanzato, siamo andati alla ricerca di un altro pediatra che altro non è che il nostro attuale pediatra e che io non cambierei per nulla al mondo! Lui mi ha sempre messo una tale tranquillità addosso che andare da lui non mi è mai pesato, per di più è della Mutua ed è una persona molto scrupolosa e disponibile.
Quindi il mio primo suggerimento per una neo mamma è: valutare con molta, molta attenzione il pediatra a cui affidarsi e soprattutto osservare non solo come si comporta con i propri figli ma anche quali sono le sue idee in linea generale così da essere sicure di eliminare una parte di problemi che ahimè una neo mamma si troverà ad affrontare
Discussion4 commenti
Ciao, ti ho trovata cercando informazioni su google sullo scarso aumento di peso, il mio bimbo ha 3 settimane e ancora non ha recuperato il peso che aveva alla nascita, il pediatra dice che se non inizia ad aumentare dovro’ dargli l’aggiunta, io vorrei allattarlo esclusivamente al seno ma all’inizio ho avuto tanti problemi (ragadi, mastite, dolori etc). in piu’ ieri la pediatra del gruppo per l’allattamento al seno mi ha detto che ha il frenulo un po’ corto e che quindi fa fatica a succhiare bene. Mi ha detto di usare i paracapezzoli e di attaccarlo il piu’ possibile, stanotte ogni ora lo attaccavo, bastera’? tu come hai risolto?
Grazie in anticipo e scusa l’intromissione.
Veronica
Hai fatto bene a scrivermi! Anche Pupa aveva il frenulo corto cosa di cui si è accorta solo una consulente della Lega Latte, io ho continuato ad allattare mia figlia e solo alla sera le davo un’aggiunta sappi che lo facevo sparandole in bocca il latte con una siringa perché avevo paura di compromettere la buona riuscita dell’allattamento. Il pediatra (quello attuale) mi ha sempre detto di stare tranquilla perché era più importante una goccia di latte unico, come quello della mamma di una goccia di latte artificiale, l’importante era che la bimba crescesse anche poco, ma continuasse a crescere e che fosse vispa. Il tuo bimbo e vispo, reattivo? Spero di esserti stata utile e se hai bisogno di altre info scrivimi pure bimbiuniverse@gmail.com sarei contenta di poterti aiutare con la mia esperienza! Ciao e non mollare! In bocca al lupo
Parole sante…il pediatra prima di tutto deve trasmettere serenità, specialmente con il primo figlio quando di sicuro siamo meno esperte.
Esatto, speriamo che “al secondo giro” sia tutto un po’ più semplice!